Visioni

Mille volti per l’orrore, il maschile come minaccia in «Men»

Mille volti per l’orrore, il maschile come minaccia in «Men»Jessie Buckley in «Men»

In sala Il ritorno del regista inglese Alex Garland, una relazione di abusi nelle possibilità filmiche del body horror

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 30 agosto 2022
Ci sono tanti modi, stili, sguardi per narrare e mostrare l’elaborazione di un lutto, il trauma di una perdita, i sensi di colpa che non smettono di affiorare. Alex Garland, regista e sceneggiatore londinese, per il suo terzo lungometraggio Men (in sala dopo la presentazione a maggio alla Quinzaine des réalisateurs del festival di Cannes) ha scelto la strada dell’horror, quello della mutazione fisica, del mistero e dell’inquietudine – elementi già presenti nel suo film d’esordio Ex Machina (2014) e nel successivo Annientamento (2018). IN «MEN», che a differenza del titolo ha per protagonista una donna, Harper, il pre-testo è...

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