Mimmo Sorrentino, la sfida del teatro nel carcere
Intervista Il regista racconta «L’infanzia dell’alta sicurezza», spettacolo nato dal lavoro nel carcere femminile di alta sicurezza, a Vigevano, con le detenute per mafia. «Queste persone non mi hanno scelto, come io non ho scelto loro. Quello che accade nel teatro partecipato è una accensione del desiderio. La sfida più importante è entrare in contatto, costruire una relazione»
Intervista Il regista racconta «L’infanzia dell’alta sicurezza», spettacolo nato dal lavoro nel carcere femminile di alta sicurezza, a Vigevano, con le detenute per mafia. «Queste persone non mi hanno scelto, come io non ho scelto loro. Quello che accade nel teatro partecipato è una accensione del desiderio. La sfida più importante è entrare in contatto, costruire una relazione»