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Mina Welby: la vita è un’altra cosa
Verso l'eutanasia legale La moglie di Piergiorgio Welby: "Chiedo a Boldrini e a Grasso, ai capigruppo e ai presidenti delle commissioni Giustizia e Affari sociali, in memoria di Piergiorgio e per il diritto di tutti, la calendarizzazione in aula della proposta di legge popolare su eutanasia e testamento biologico"
Mina Welby
Verso l'eutanasia legale La moglie di Piergiorgio Welby: "Chiedo a Boldrini e a Grasso, ai capigruppo e ai presidenti delle commissioni Giustizia e Affari sociali, in memoria di Piergiorgio e per il diritto di tutti, la calendarizzazione in aula della proposta di legge popolare su eutanasia e testamento biologico"
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 13 maggio 2014
Nel 1980 ho sposato Piergiorgio Welby. Era affetto da distrofia muscolare, passava la notte soffrendo. Piergiorgio non poteva respirare autonomamente, non poteva sbadigliare, non poteva tirare un sospiro. Una macchina gli alzava e abbassava il torace. Prima di morire ha deciso di usare il suo corpo per arrivare al cuore della politica. Grazie al Partito Radicale e all’Associazione Luca Coscioni di cui era co-presidente, ha intrapreso la battaglia per la legalizzazione dell’eutanasia. In una lettera del settembre 2006 scrisse al Presidente Napolitano: «Fino a due mesi e mezzo fa la mia vita era sì segnata da difficoltà non indifferenti, ma...