Lavoro
Ministro Poletti, un precario deve indebitarsi per avere una pensione
Pensioni Il ministro del lavoro Giuliano Poletti dà ragione a Tito Boeri (Inps), ma esclude il reddito minimo o una riforma del fisco e del Welfare: "I giovani non hanno alternative: devono versarsi i contributi per avere una pensione". Per chi è disoccupato, o lavora in maniera intermittente, questa nuova uscita significa indebitarsi per una pensione che non avrà mai
Il ministro del lavoro Giuliano Poletti
Pensioni Il ministro del lavoro Giuliano Poletti dà ragione a Tito Boeri (Inps), ma esclude il reddito minimo o una riforma del fisco e del Welfare: "I giovani non hanno alternative: devono versarsi i contributi per avere una pensione". Per chi è disoccupato, o lavora in maniera intermittente, questa nuova uscita significa indebitarsi per una pensione che non avrà mai
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 3 dicembre 2015
Per un giovane non ci sono «soluzioni alternative» per avere una pensione se non quella di pagare i contributi. Lo sostiene il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a cui è stato chiesto un parere sull’allarme lanciato dal presidente dell’Inps Tito Boeri: per avere una pensione decente i trentenni di oggi dovranno lavorare fino a oltre 70 anni con un assegno inferiore del 25% rispetto a quello percepito dai genitori nati dopo il 1945. «Un giovane oggi – ha spiegato Poletti -ha una buona ragione per dare i contributi se vuole avere una previdenza. Siccome soluzioni alternative che gli garantiscano un...