Italia

«Mio figlio, la scelta più giusta. Ora vado avanti, ma per gli altri»

Il caso 1 L'eterologa in Spagna, il ricorso al tribunale di Bologna

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 4 aprile 2014
«Quando guardo oggi il mio bambino penso che abbiamo preso la decisione più bella e più giusta della nostra vita. Sono molto orgogliosa del percorso che ho fatto, di aver superato quell’anno orribile in cui ho scoperto di non poter avere figli e di non poter ricorrere all’eterologa rimanendo in Italia». La chiameremo Adele, la donna padovana di 44 anni che oggi guarda suo figlio di sei come «la prova materiale che quello che ho fatto era giustissimo». «Scioccata» da una menopausa precoce a 36 anni, nel 2007 si sposa «in fretta e furia» per poter intraprendere un percorso di...

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