Alias Domenica

Jon Fosse, mistica della concretezza quotidiana

Jon Fosse, mistica della concretezza quotidianaAne Graff, Red Tide, 2017

Letteratura norvegese Ridotto al minimo, il plot di «Mattino e sera» ci introduce, attraverso il protagonista, in una sorta di limbo dove è come se la scansione temporale venisse annullata per poi essere riaffermata: da La Nave di Teseo

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 16 giugno 2019
Restando piantato nei luoghi dell’ovest, fatti di fiordi profondi, paesini isolati e schiacciati tra l’acqua del mare e la montagna, sotto piogge intense, inverni lunghi e bui dove il sole fatica a penetrare, Jon Fosse in Mattino e sera (traduzione di Margherita Podestà, La nave di Teseo, pp. 152, euro 16,00) si interroga sulle questioni fondamentali dell’esistenza. Agli occhi di un lettore norvegese, che riconosce i tratti dei quei luoghi, dei suoi abitanti taciturni, delle vite semplici e in passato molto povere, Fosse emerge come un tipico «vestlandsforfatter», uno scrittore dell’ovest che incarna i suoi luoghi di provenienza e ne...

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