Lavoro
Mittal rallenta ma non chiude: oggi decide il prefetto
Taranto Difficile l'interpretazione del Dpcm: ora lavorano 3800 degli 8.200 addetti dell'acciaieria spalmati su tre turni. Cambiata la cassa: da ordinaria a in deroga per Covid19
L'acciaieria di Taranto
Taranto Difficile l'interpretazione del Dpcm: ora lavorano 3800 degli 8.200 addetti dell'acciaieria spalmati su tre turni. Cambiata la cassa: da ordinaria a in deroga per Covid19
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 26 marzo 2020
Anche in tempo di emergenza nazionale Covid-19, l’ex Ilva di Taranto fa parlare di se. In particolare dopo l’ultimo Dpcm di domenica scorsa sulle azienda e le fabbriche da chiudere, che tanto sta facendo discutere. Nel cui testo non è presente espressamente il settore siderurgico tra quelli ritenuti necessari, ma nel quale si legge che viene consentita la prosecuzione di «attività degli impianti a ciclo produttivo continuo». Come l’ex Ilva di Taranto appunto. Dove negli ultimi giorni la direzione di ArcelorMittal Italia e le organizzazioni sindacali hanno deciso la fermata di diversi impianti, che ha portato a dimezzare le presenze...