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Mobilitiamoci: nessuno può essere lasciato indietro

Mobilitiamoci: nessuno può essere  lasciato indietro

Nuova Finanza pubblica Una società della cura, capace di porre il “noi” al posto della solitudine competitiva dell’ "io”, l’interrelazione di genere al posto del domino patriarcale, l’interdipendenza con la natura al posto dell’estrattivismo predatorio.

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 7 novembre 2020
Oltre 220 realtà associative e di movimento e oltre 800 persone attive individualmente stanno dando gambe a un percorso di convergenza, nato già durante il primo lockdown, con l’obiettivo di trarre i dovuti insegnamenti dettati dall’arrivo dell’epidemia da Covid19, dichiarando l’insostenibilità di una società basata sull’economia del profitto e proponendo l’orizzonte alternativo di una società della cura . Partendo dalla constatazione di come l’epidemia non fosse un evento esogeno, bensì interno a un modello socio-economico che ha connotato ogni realtà produttiva, sociale, relazionale sulla base dello sfruttamento e della mercificazione, sono state espresse la volontà di “non voler tornare alla...

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