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Moby Prince, la pista Usa
L'arte della guerra Da venticinque anni, i familiari chiedono invano la verità. Dopo tre inchieste e due processi
L'arte della guerra Da venticinque anni, i familiari chiedono invano la verità. Dopo tre inchieste e due processi
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 12 aprile 2016
«Mayday Mayday, Moby Prince, siamo in collisione, prendiamo fuoco! Ci serve aiuto!»: questo il drammatico messaggio trasmesso venticinque anni fa, alle 22:25:27 del 10 aprile 1991, dal traghetto Moby Prince, entrato in collisione, nella rada del porto di Livorno, con la petroliera Agip Abruzzo. Richiesta di aiuto inascoltata: muoiono in 140, dopo aver atteso per ore invano i soccorsi. Richiesta di giustizia inascoltata: da venticinque anni, i familiari chiedono invano la verità. Dopo tre inchieste e due processi. Eppure essa emerge prepotentemente dai fatti. Quella sera nella rada di Livorno c’è un intenso traffico di navi militari e militarizzate degli...