Internazionale
Mogadiscio vittima invisibile della rivalità tra Qatar e sauditi
Somalia Dopo il peggior attentato della loro storia, i somali ricostruiscono. Ma il governo è in balia della vendetta di Riyadh e del ruolo turco: «Ora tra la popolazione c’è maggiore unità. Ma il governo è debole, mentre i gruppi che lo combattono hanno l’appoggio di Arabia saudita e Emirati»
L'attentato del 14 ottobre a Mogadiscio – Reuters
Somalia Dopo il peggior attentato della loro storia, i somali ricostruiscono. Ma il governo è in balia della vendetta di Riyadh e del ruolo turco: «Ora tra la popolazione c’è maggiore unità. Ma il governo è debole, mentre i gruppi che lo combattono hanno l’appoggio di Arabia saudita e Emirati»
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 25 ottobre 2017
Ho un appuntamento telefonico con Mogadiscio per il primo pomeriggio, devo sentire un’amica somala. «Chiamami quando torno dal lavoro, così possiamo parlare», mi aveva detto. Ma lei tarda: «Non potevo uscire per un allarme bomba, si diceva ci fossero due autobombe pronte a esplodere». Ma poi sono esplose? «Solo una, alla periferia di Mogadiscio, 10 morti. Non fa nemmeno notizia. Ogni giorno ci sono attentati». Dopo l’attentato più disastroso della martoriata storia somala, quello del 14 ottobre che ha fatto 358 morti, 228 feriti e 56 dispersi, secondo i dati ufficiali, «non c’è più vita in città, ci sono molti...