Europa

Momento Draghi: l’Europa si salva con le armi e i capitali

Momento Draghi: l’Europa si salva con le armi e i capitaliMario Draghi con la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen – Ansa

Debito di guerra L’ex presidente del Consiglio ha indossato le vesti del profeta: 800 miliardi all’anno per tenere testa a Stati Uniti e Cina: "La produttività è una sfida esistenziale per l’Unione Europea. Servono investimenti come negli anni '60-'70, 5% di Pil all’anno". Von Der Leyen: "Necessari fondi per alcuni progetti europei comuni. Definiremo se li finanzieremo con contributi nazionali o con nuove risorse proprie". Tutto per difendere il «modello sociale europeo» senza toccare i disastri di 40 anni di neoliberalismo

Pubblicato 2 mesi faEdizione del 10 settembre 2024
Armi, microchip, intelligenza artificiale e «energia green» per salvare i diritti sociali senza però rimediare ai danni di 40 anni di neoliberalismo. Avvolto in un’aura sacrale Mario Draghi ieri è tornato a indossare i panni del profeta. PRESENTANDO il rapporto sul «Futuro della competitività» chiesto dalla presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen ieri Draghi ha detto che l’Europa «corre un rischio esistenziale». È il vaso di coccio nella guerra industriale e commerciale tra Stati Uniti e Cina. Per evitare di mettere fine al «modello sociale europeo», o meglio di ciò che ne resta sotto altre spoglie, l’Unione europea...

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