Alias Domenica
Monaci Gallenga, immaterialità di essenze
Alla Gnam di Roma, "Maria Monaci Gallenga. Arte e moda fra le due guerre" Irene de Guttry e Maria Paola Maino ricostruiscono un insieme déco che mima l’atelier di via Veneto dove Maria Monaci Gallenga allestiva il suo ideale di arte chic: vetri di Zecchin, tele di Donghi e Ferrazzi, ceramiche e disegni di Cambellotti, e i suoi stessi abiti come trapunti d’aria...
Vittorio Zecchin, bicchieri, Roma 1921-’23, collezione eredi Gallenga
Alla Gnam di Roma, "Maria Monaci Gallenga. Arte e moda fra le due guerre" Irene de Guttry e Maria Paola Maino ricostruiscono un insieme déco che mima l’atelier di via Veneto dove Maria Monaci Gallenga allestiva il suo ideale di arte chic: vetri di Zecchin, tele di Donghi e Ferrazzi, ceramiche e disegni di Cambellotti, e i suoi stessi abiti come trapunti d’aria...
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 20 maggio 2018
Giorgio VillaniROMA
Il liberty e il déco italiano in questi ultimi anni sembrano aver condiviso il destino di Cenerentola che da sorellastra, sempre afflitta e «mesta accanto al fuoco», si fa un giorno sorella di pari rango con tanto di cocchio e scarpette; tant’è che oggi nessuno le negherebbe la perfetta educazione cittadina e dirla provinciale sarebbe giudicato una sconveniente matteria. Le recenti esposizioni di Reggio Emilia, di Forlì e di Rovigo hanno, d’altra parte, mostrato come l’arte italiana sapesse dialogare senza alcun imbarazzo con le coeve tendenze francesi, tedesche e austriache. Che poi il nostro paese fosse ben informato su codeste...