Alias Domenica
Monge, in fuga dai propri ruoli, guidati dal presentimento
Scrittori messicani Sulle vicende individuali si allunga l’ombra di una Storia violenta, mentre ai diversi punti di vista si intonano altrettante varianti lessicali: «Le omissioni» di Emiliano Monge, da La nuova frontiera
Frida Kahlo, «Quattro abitanti del Messico», 1938
Scrittori messicani Sulle vicende individuali si allunga l’ombra di una Storia violenta, mentre ai diversi punti di vista si intonano altrettante varianti lessicali: «Le omissioni» di Emiliano Monge, da La nuova frontiera
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 19 luglio 2020
Le omissioni possono essere volontarie o meno, possono essere reati o perdite di memoria o rimozioni inconsce: tutte queste varianti si ritrovano nelle pagine dell’ultimo romanzo di Emiliano Monge, Le omissioni (La Nuova Frontiera, pp. 352, € 19,00) il cui titolo italiano è stato dunque felicemente sostituito all’originale, No contar todo, perché prefigura quella strategia del «non detto», che i protagonisti utilizzeranno largamente nelle loro vite, con non indifferenti conseguenze. Solo in apparenza, il romanzo sembra un ennesimo caso di quel dilagante modello narrativo che è la autofinzione: tutto gira infatti intorno a tre generazioni della famiglia dell’autore, e ad...