Alias Domenica

Montaigne, geografo graffiante dell’Italia reale

Michel de Montaigne: torna, per La Vita Felice, "Viaggio in Italia. Passando per la Svizzera e la Germania. 1580-1581" Il "Journal" con cui il pensatore francese, nel 1580-’81, fissò le sue impressioni d’Italia, con gusto aperto e disponibile. La molla è il culto dell’Antico, ma è attratto anche dalle città come organismo (preferiva vederle dall’alto) e dall’articolazione antropica del territorio

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 7 febbraio 2021
Per il signor di Montaigne, come per Philibert de l’Orme che lo precede, il culto dell’Antico costituisce la molla che spinge in Italia questo viaggiatore curiosissimo e geniale, a suo modo bizzarro, ma provvisto di un occhio penetrante e intelligente vòlto a guardare con inesauribile curiosità nelle pieghe di questo paese. Il gusto di Montaigne non è un telaio rigido che condiziona le sue esperienze estetiche: Bello per lui vuoi dire, anzitutto, grande e maestoso, e, secondariamente, ingegnoso e ricco; c’è da aggiungere che questa duplicità di parametri di riferimento è il segno di un’acuta attenzione verso quella che sarà...

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