Alias Domenica
Montale: giochi di parole, nomi fittizi e metafisica nello slang epistolare
Novecento italiano Le vivaci lettere alla moglie e alla governante sciorinano un registro lessicale pop, comico e teologico insieme, decisivo per abbracciare l’orizzonte concettuale del poeta: «Moscerilla diletta, cara Gina», San Marco dei Giustiniani
Eugenio Montale a Basilea con Gina Tiossi, per il conferimento della laurea honoris causa, foto di Kurt Wyss
Novecento italiano Le vivaci lettere alla moglie e alla governante sciorinano un registro lessicale pop, comico e teologico insieme, decisivo per abbracciare l’orizzonte concettuale del poeta: «Moscerilla diletta, cara Gina», San Marco dei Giustiniani
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 3 giugno 2018
La prodigiosa capacità montaliana di inventare nomi ha messo in crisi persino un filologo del calibro di Dante Isella. Sì, perché nel bellissimo carteggio Eusebio e Trabucco (Adelphi, 1997) in una lettera a Contini del 20 marzo ’47 Montale fa riferimento al «poeta Fraccacreta» di lì a poco commemorato da Paolo Arcari «al teatro di Sansevero Marche». Isella, depistato dall’errore geografico, commenta: «Una commemorazione dell’immaginario poeta Fraccacreta non è ovviamente che una spiritosa fantasia». In realtà, Umberto Fraccacreta «poeta del Tavoliere» sarà ricordato davvero da Arcari il 24 marzo al teatro di San Severo, in provincia di Foggia, in occasione...