Montale, la poesia è merce da vendere imballata con l’etichetta ‘fragile’
Al centro delle pagine, Rubaldo Merello (1872-1922), «Veduta di San Fruttuoso», Genova, Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti
Alias Domenica

Montale, la poesia è merce da vendere imballata con l’etichetta ‘fragile’

Una rassegna di nuove uscite Torna, da Mondadori, l’antologia di interventi critici di Montale «Sulla poesia» (1976): curatrice Ida Campeggiani che cerca le fonti di «Primavera hitleriana» (da Carocci). Dalla Normale i «Nuovi studi montaliani» di Blasucci, a cura di Niccolò Scaffai
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 17 marzo 2024
A chi lo ha incontrato o lo ha ascoltato in qualche occasione – un convegno, una lezione, un semplice dialogo – può essere successo di sentir ripetere a Luigi Blasucci un adagio cui era, credo, piuttosto affezionato: «conosco le poesie, non la Poesia». Quell’adagio suonava come una professione di concretezza, di lontananza dal regime fumoso della teoria; e conteneva, anzitutto, l’esigenza di una apparentemente frugale ma profonda familiarità con i testi, con un linguaggio ben individuato, diciamo pure incarnato. Ciò non impedisce al lettore di Blasucci di avvertire, qua e là, la rivendicazione implicita di una differenza, in qualche modo...

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