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Montani, disautomatizzare le arti: con il sogno

Montani, disautomatizzare le arti: con il sognoAlfred Hitchcock, Spellbound, 1945, schizzo di pre-produzione per la sequenza del sogno, realizzata da Salvador Dalí

Estetica Pietro Montani, «Tre forme di creatività: tecnica, arte, politica» (Cronopio): l’immaginazione onirica come chiave per salvare la nostra capacità di improvvisare

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 26 novembre 2017
Da anni Pietro Montani, già docente di Estetica alla Sapienza di Roma, riflette sulle nuove tecnologie in una prospettiva filosofico-antropologica. Chi ha apprezzato alcuni suoi precedenti lavori, come Bioestetica (2007) e L’immaginazione intermediale (2010), lo seguirà volentieri nei nuovi intriganti percorsi del suo ultimo saggio: Tre forme di creatività: tecnica, arte, politica (Cronopio, pp. 162, euro 14,00). La tesi di partenza è che la creatività tecnica è stata ed è la principale risorsa adattiva dell’homo sapiens e che da essa discendono tutte le altre sue forme di creatività, incluse l’arte e la politica. Che l’uomo abbia la predisposizione a prolungarsi...

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