Italia

«Monte Morrone, una catastrofe che è conseguenza della riforma Madia. Si ammetta l’errore»

«Monte Morrone, una catastrofe che è conseguenza  della riforma Madia. Si ammetta l’errore»L’unità forestale dei carabinieri

Intervista Giuseppe Di Croce, ex capo del Corpo forestale dello Stato e primo presidente del Parco della Majella: «Una tale devastazione perché mancano i forestali»

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 31 agosto 2017
«L’incendio che ha divorato 3000 ettari sui monti della Majella è la prova lampante del fallimento della riforma Madia che ha di fatto smantellato il Corpo forestale dello Stato. Un errore madornale che tutti coloro che ne sono stati responsabili dovrebbero avere il coraggio di riconoscere e correggere immediatamente, ripristinando l’unico vero mezzo per salvaguardare il patrimonio boschivo dell’Italia». Ad affermarlo è una delle persone più competenti in materia: Giuseppe Di Croce, primo presidente del Parco nazionale della Majella e a capo del Corpo Forestale dello Stato (Cfs) dal 1999 fino al 31 luglio 2003. C’erano già stati altri incendi...

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