Italia
Montesilvano non sarà mai razzista
Il caso Il cartello all’entrata del paese è chiaro: la discriminazione non ha cittadinanza. Ma l’ultima idea del sindaco Attilio Di Mattia va oltre una lotta simbolica
Il caso Il cartello all’entrata del paese è chiaro: la discriminazione non ha cittadinanza. Ma l’ultima idea del sindaco Attilio Di Mattia va oltre una lotta simbolica
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 13 settembre 2013
Mario Di VitoMONTESILVANO (PE)
Benvenuti a Montesilvano, comune derazzistizzato. Entri o esci dalla città e il segnale deve essere chiaro: qui la discriminazione, l’odio e il terrore per il diverso non hanno cittadinanza. Nel paese in cui la clandestinità è un reato e in cui tirano le banane a un ministro dalla pelle nera, nella regione in cui Alba Dorata si è affacciata per la sua prima italiana – annunciata da squilli di tromba, finita malamente alle urne –, nella città in cui una persona su dieci ha il passaporto straniero, un sindaco chiamato Attilio Di Mattia lancia il suo sasso nello stagno e...