Europa
Monti, Letta e Renzi: tre governi per una depressione unica. Nel segno della Troika
Paralleli La continuità nelle politiche di austerità è stata più forte dei cambi a Palazzo Chigi. Dalla cacciata di Berlusconi tutti gli indicatori economici hanno segnato un arretramento. Nonostante gli ottanta euro in busta paga
Paralleli La continuità nelle politiche di austerità è stata più forte dei cambi a Palazzo Chigi. Dalla cacciata di Berlusconi tutti gli indicatori economici hanno segnato un arretramento. Nonostante gli ottanta euro in busta paga
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 20 febbraio 2015
Sette anni di crisi e tre anni e mezzo di scossoni politici, col susseguirsi dei governi Monti, Letta e Renzi, non hanno tirato fuori l’Italia dalla depressione. Le politiche di austerità imposte dall’Unione europea sono rimaste la stella polare della nostra politica economica, una continuità più forte dei cambi a Palazzo Chigi. Nel grafico qui accanto presentiamo un confronto tra i risultati economici dei tre ultimi governi, che mostrano un Prodotto interno lordo in continua discesa: se mettiamo a 100 il Pil alle dimissioni di Berlusconi, nel novembre 2011, ora siamo a 96 e la ripresa c’è solo nei rosei...