Politica

Morando: non andiamo con Renzi se il Pd non perde la vocazione maggioritaria

Morando: non andiamo con Renzi se il Pd non perde la vocazione maggioritariaEnrico Morando

L'esponente dell'area liberal «La coalizione ci può essere, ma si deve formare prima. Anche con M5S se Zingaretti conferma l'opzione per il maggioritario che fu di Veltroni al Lingotto. E dopo un riequilibrio dei rapporti di forza. In Italia non c'è spazio per un partito alla Macron, se non ripetiamo gli errori dei socialisti francesi. Ad esempio su quota 100 e sul giustizialismo»

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 26 ottobre 2019
Cursus honorum Pci-Pds-Ds, sempre solidamente migliorista cioè a destra – absit iniuria verbis, s’intende nella geografia interna dei comunisti italiani – Enrico Morando, viceministro all’economia dei governi Renzi e Gentiloni, è il più autorevole esponente dell’area liberal del Pd. Definizione generica che accetta con cortesia perché, spiega, tanto nel partito che nell’associazione che presiede (LibertàEguale), «ci sono anche liberaldemocratici. Io mi definisco liberalsocialista. Ma liberal, sinistra liberale, va bene. In quest’area si colloca, nelle intenzioni, il partito di Matteo Renzi. Che infatti fin qui Morando aveva sostenuto. Per Renzi i liberal non possono più stare nel Pd. È così? È...

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