Internazionale
Morire in carcere, senza giustizia, nell’Eritrea di Afewerki
Berhane Abrehe L'ex ministro delle Finanze eritreo, arrestato nel 2018 per aver criticato dall'interno il regime, non ha mai visto un'aula di tribunale. Il decesso lunedì scorso in cella. Una storia, la sua, che è quella di molti altri dissidenti. Ma il mondo e l'Italia si girano dall'altra parte
Il presidente eritreo Isaias Afewerki con il viceministro degli Esteri italiano Edmondo Cirielli – Ansa
Berhane Abrehe L'ex ministro delle Finanze eritreo, arrestato nel 2018 per aver criticato dall'interno il regime, non ha mai visto un'aula di tribunale. Il decesso lunedì scorso in cella. Una storia, la sua, che è quella di molti altri dissidenti. Ma il mondo e l'Italia si girano dall'altra parte
Pubblicato 3 mesi faEdizione del 24 agosto 2024
La morte di Berhane Abrehe, ex ministro delle Finanze dell’Eritrea, avvenuta in una delle terribili prigioni del regime di Asmara, è un altro colpo al cuore di un popolo già martoriato da decenni di oppressione. Berhane, un uomo che ha osato alzare la voce contro il dittatore Isaias Afewerki, è stato ridotto al silenzio in una delle maniere più crudeli possibili: lasciato morire in carcere, lontano dagli occhi del mondo, senza il conforto di un processo equo o di una giustizia che potesse redimerlo. La sua storia è quella di molti altri dissidenti eritrei, prigionieri di coscienza la cui unica...