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Morire nel triangolo africano del jihadismo

Morire nel triangolo africano del jihadismoIl documentarista David Beriain e il cameraman Roberto Fraile – Ap

Burkina-Mali-Niger Sotto il Sahel è in corso una sorta di guerra mondiale africana, con gruppi jihadisti, contingenti militari internazionali e relativi interessi geopolitici, economici e securitari. Anche l’Italia è coinvolta visto che ha deciso di inviare 200 soldati e stabilire una base militare in Niger nell’ambito della missione Takuba, sulla scia dei francesi e di qualche appetitosa commessa militare

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 29 aprile 2021
Lontano, lontano nel mondo, i giornalisti muoiono e saranno rapidamente dimenticati, come facilmente si dimenticano i morti e i posti lontani. Sta a noi decidere se anche questa volta sarà così. Ma il «triangolo del jihadismo», tra Burkina Faso, Mali e Niger, non è una faccenda che si liquida con un pezzo di cronaca. In Burkina Faso sono stati assassinati due spagnoli, il documentarista David Beriain e il cameraman Roberto Fraile, insieme all’attivista irlandese Rory Young della ong Wildlife. Stavano realizzando un reportage sulla caccia di frodo nell’est del Paese. L’agguato è stato rivendicato da un gruppo vicino ad Al...

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