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Morte a Venezia
Razzismo La morte nel Canal Grande di Pateh Sabally, un giovane rifugiato gambiano di 22 anni. Tra gli insulti dei turisti e dei residenti
Razzismo La morte nel Canal Grande di Pateh Sabally, un giovane rifugiato gambiano di 22 anni. Tra gli insulti dei turisti e dei residenti
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 1 febbraio 2017
«Non dare da mangiare ai congolesi, sono nutriti». Cartello posto all’entrata del «Villaggio congolese» dell’Esposizione Universale di Bruxelles del 1897 Domenica 21 gennaio, Pateh Sabally, un giovane rifugiato gambiano di 22 anni si è gettato nel Canal Grande a Venezia, dove è annegato tra gli insulti dei turisti e dei residenti. Sono stati lanciati dei salvagenti, troppo tardi. La profezia del filosofo Gilles Châtelet si è dunque realizzata: viviamo e pensiamo come porci! Dei cyber-zombies reclusi nel recinto di un reality show globalizzato, ciechi rispetto alla nostra schiavitù, finiremo un giorno per divorarci tra di noi. Non fate finta...