Italia

Morte nel Cpr di Gradisca d’Isonzo, le piste aperte

Morte nel Cpr di Gradisca d’Isonzo, le piste aperte

Detenzione Lunedì l'autopsia sul corpo di Vakhtang Enukidze. Intanto l'altro ieri rimpatrio volontario di un altro testimone e foglio di via a un attivista No Cpr

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 25 gennaio 2020
Intorno alle ragioni del decesso di Vakhtang Enukidze rimangono aperte diverse piste. Il 38ennne cittadino georgiano è spirato sabato 18 gennaio, poche ore dopo il trasporto in ospedale dal Cpr di Gradisca d’Isonzo. La versione diffusa inizialmente attribuiva le cause della morte alle conseguenze di una rissa tra migranti avvenuta martedì 14. L’ipotesi è stata smentita dalle testimonianze raccolte durante due visite ispettive dal deputato Riccardo Magi (+Europa), «nella colluttazione Enukidze ha avuto la meglio», e dal fatto che l’altro uomo coinvolto, un egiziano, è stato rimpatriato tra lunedì e martedì scorso. Difficile credere che il potenziale omicida sia stato...

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