Italia

Morto nella serra bollente

Morto nella serra bollente

Torino L’episodio risale al 17 luglio. Un bracciante da 4 euro all’ora pagati in nero

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 15 agosto 2015
Gli schiavi nei campi del Piemonte esistono e non sono purtroppo una novità. Le vicende di Castelnuovo Scrivia e Saluzzo, con presidi e tende di braccianti stranieri in protesta, sono solo la punta dell’iceberg di un mondo sommerso, sottopagato e sfruttato. E nelle nostre terre, sotto il sole cocente, si può anche morire. E capitare che il corpo esanime della vittima sia pulito, lavato e rivestito e spostato in luogo meno compromettente per simulare un malore casalingo. È successo a Carmagnola, in provincia di Torino, la città dei peperoni. Proprio quelli che stava raccogliendo, il 17 luglio scorso, Ioan Puscasu,...

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