Internazionale

Mosul, un’emergenza senza fine

Mosul, un’emergenza senza fineIn coda per la distribuzione del cibo nel campo al-Alil – Emanuele Confortin

Fuga dall'Isis Per fuggire dall’Isis si è disposti a tutto, anche a sedare i più piccoli perché non piangano rivelando ai miliziani la propria posizione durante la fuga. Un esodo con ulteriori rischi: quelli di essere colpiti dalla Coalizione a guida Usa, come accaduto il 17 marzo, quando un bombardamento aereo ha ucciso quasi 200 persone

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 28 marzo 2017
Una lunga fila di autobus e camion stracarichi di persone scorrono sull’asfalto corroso nel cuore di Hamman al-Alil, in direzione dell’omonimo campo profughi. La distesa di case in cemento dal tetto piatto porta i segni degli scontri tra i militanti dell’Isis e le truppe dell’esercito iracheno. Macerie, edifici crollati e carcasse di auto sformate delineano il paesaggio fino ai quartieri periferici. Al di là delle tracce della vecchia linea ferroviaria si estendono terreni incolti, punteggiati da qualche gregge di pecore e dalle sagome degli ovili in pietra. L’ESODO IN CORSO ha avuto inizio poco più a nord, a Mosul, dove...

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