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Motholic Mobble, il corpo sottile del video secondo Kaia Huginn
Nordic Film Fest Una serie di otto cortometraggi della giovane attrice norvegese nel rapporto tra performance fisica e immagine audio-video
Motholic Mobble part 8
Nordic Film Fest Una serie di otto cortometraggi della giovane attrice norvegese nel rapporto tra performance fisica e immagine audio-video
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 12 aprile 2014
Gianluca PulsoniROMA
Al Nordic Film Fest di quest’anno, fra le opere inserite nel ciclo di proiezioni a cura del Circolo Scandinavo di Roma – istituzione sempre troppo poco ricordata qui da noi, essenziale crocevia contemporaneo per gli artisti nordici in Italia – si segnala senza dubbio un titolo: Motholic Mobble (2008-2013). Si tratta di una serie di otto cortometraggi video creati – cioè, interpretati (ma verrebbe più da dire: «attraversati») e diretti – dalla giovane artista norvegese Kaia Hugin (www.kaiahugin.com), la cui ricerca – a oggi – si muove nel tentativo di ridefinire in forme originali certi rapporti tra performance fisica e...