Visioni
Motown, la storia si fa musical
Palcoscenico Un musical con un cast di 50 artisti, ripercorre le vicende dell’etichetta discografica indipendente di Detroit. La prima grande azienda nera ideata e realizzata nel 1958 dal genio del «piccolo» Berry Gordy
Una scena di Motown, the Musical – foto di Alastair Muir
Palcoscenico Un musical con un cast di 50 artisti, ripercorre le vicende dell’etichetta discografica indipendente di Detroit. La prima grande azienda nera ideata e realizzata nel 1958 dal genio del «piccolo» Berry Gordy
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 2 aprile 2017
Flaviano De LucaLONDRA
Un logo luminoso campeggia sul palcoscenico. Tre strisce dorate e intrecciate a formare una corposa lettera M, il simbolo della Motown Records, una casa discografica indipendente, la contrazione slang di Motor Town, il soprannome di Detroit. La prima grande azienda nera, ideata e realizzata nel 1958 da un vivace piccoletto afroamericano col bernoccolo degli affari, Berry Gordy, un ex pugile poi operaio della fabbrica d’automobili Lincoln che scriveva brani melodici nel tempo libero e divenne miliardario in pochi anni, lanciando e scoprendo una quantità di giovani talenti. La sua prima canzone s’intitolava To be loved (portata al successo da Jackie...