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Moussa Diarra, un omicidio razziale Made in Italy
Il caso La sua vita è stata segnata dal razzismo strutturale e istituzionale di questo paese. Era stato torturato nei centri di detenzione libici: «Gli hanno fatto di tutto», dirà il fratello Djemagan
Un cartello a Verona al presidio per Moussa Diarra – Jacopo Rui
Il caso La sua vita è stata segnata dal razzismo strutturale e istituzionale di questo paese. Era stato torturato nei centri di detenzione libici: «Gli hanno fatto di tutto», dirà il fratello Djemagan
Pubblicato circa un mese faEdizione del 23 ottobre 2024
Anzitutto va detto che l’omicidio di Moussa Diarra è un omicidio razziale, e sebbene il colpo del poliziotto sia stato quello fatale, non è stato né il primo né l’ultimo in quel fuoco incrociato che è il razzismo istituzionale in questo paese. Il primo colpo che ha ferito Moussa è stato sparato dal Governo Italiano nel 2008, quando Berlusconi e Gheddafi firmarono il loro “trattato di amicizia”. Con gli accordi bilaterali, l’Italia si impegnava a formare la Guardia Costiera Libica e a fornire risorse per la costruzione di centri di detenzione, impedendo ai migranti, come Moussa, di accedere al diritto...