Internazionale
Mugabe non c’è più, ma lo Zimbabwe non cambia
Elezioni Il delfino-golpista Mnangagwa presidente, ma vince con uno scarto di un misero (e sospetto) 0,8%. L’opposizione: «Abbiamo le prove dei brogli». Futuro di instabilità e repressione
Festa ad Harare dopo l’annuncio della vittoria risicata e controversa del leader del Zanu-Pf Mnangagwa – Afp
Elezioni Il delfino-golpista Mnangagwa presidente, ma vince con uno scarto di un misero (e sospetto) 0,8%. L’opposizione: «Abbiamo le prove dei brogli». Futuro di instabilità e repressione
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 4 agosto 2018
Marco SimoncelliMAPUTO
Dopo un’attesa interminabile, i risultati delle elezioni zimbabwane che si sono svolte lo scorso 30 luglio alla fine sono arrivati ieri in piena notte e purtroppo vanno a dare ragione ai pessimisti. Non è a causa del fatto che Emmerson Mnangagwa, candidato dello Zanu-Pf, partito al potere dal 1980, è stato dichiarato vincitore con 50,8% dei voti contro il 44,3 % ottenuto dal suo principale avversario, il giovane impetuoso Nelson Chamisa, divenendo così il primo presidente eletto nel paese dopo Robert Mugabe. Ma è per via delle condizioni nelle quali ha ottenuto questa vittoria. È vero che lo Zimbabwe entra...