Internazionale
Muore in carcere Sami Abu Diak, “Giorno di Rabbia” palestinese
Israele/Territori Il detenuto era un malato terminale ma, denunciano i palestinesi, Israele non gli ha concesso di morire a casa. Almeno 70 i palestinesi feriti o intossicati dai gas lacrimogeni durante le proteste.
Manifestazione ieri a Betlemme – Michele Giorgio
Israele/Territori Il detenuto era un malato terminale ma, denunciano i palestinesi, Israele non gli ha concesso di morire a casa. Almeno 70 i palestinesi feriti o intossicati dai gas lacrimogeni durante le proteste.
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 27 novembre 2019
Michele GiorgioGERUSALEMME
Sami Abu Diak è spirato nella notte tra lunedì e martedì nel centro medico israeliano di Assaf Harofeh, in stato di detenzione e non a casa, con la sua famiglia, come chiedevano da settimane tante voci palestinesi di fronte al rapido aggravarsi delle sue condizioni. Abu Diak, 36 anni, ammalato di cancro, è il 222esimo prigioniero politico palestinese a morire in carcere in Israele dall’inizio, 52 anni fa, dell’occupazione di Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme. «È stato curato in ritardo e male», denunciano i palestinesi. Nonostante fosse un malato terminale e versasse in condizioni critiche, spiegano, i servizi carcerari hanno impedito...