Cultura
Musei «Top 30», una classifica di mercato
Beni culturali Un'azione propagandistica che elogia la riforma Franceschini, ma in realtà quei dati sull'appeal del nostro patrimonio nascondono molte «imperfezioni» di metodo
Beni culturali Un'azione propagandistica che elogia la riforma Franceschini, ma in realtà quei dati sull'appeal del nostro patrimonio nascondono molte «imperfezioni» di metodo
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 28 gennaio 2020
Accompagnata dai toni trionfalistici del ministro Dario Franceschini, il 25 gennaio è stata pubblicata sul sito web del Mibact la classifica dei trenta musei italiani più visitati nel 2019. Nel leggere il comunicato si ha l’impressione che non si tratti semplicemente della diffusione di dati utili a valutare l’appeal dei musei statali ma di un’azione propagandistica tesa a confermare la «bontà» della riforma Franceschini, solo per breve tempo minacciata dall’altrettanto rovinosa meteora Bonisoli. Al vertice della «Top 30», così come la chiamano i comunicatori «smart» del ministero, c’è il Parco archeologico del Colosseo con 7.554.544 visitatori (95.975 in meno del...