Alias Domenica
Musica contemporanea: a se stessa
Improvvisi Per il «mercato», o meglio per quel residuo di mercato che ancora sopravvive intorno alla musica d’arte, «contemporanea» indica una sorta di categoria merceologica, una etichetta da mettere su un prodotto. Persino tra i musicisti quest'aggettivo provoca innumerevoli slittamenti di senso...
Vasilij Vasil'evič Kandinskij, «Composizione VI (Il diluvio)», 1913
Improvvisi Per il «mercato», o meglio per quel residuo di mercato che ancora sopravvive intorno alla musica d’arte, «contemporanea» indica una sorta di categoria merceologica, una etichetta da mettere su un prodotto. Persino tra i musicisti quest'aggettivo provoca innumerevoli slittamenti di senso...
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 31 gennaio 2021
«Tutta la musica è musica contemporanea» – recita uno slogan ecumenico e rassicurante di cui si è persa ormai la paternità. Un seme di verità c’è. Ogni volta che un segno grafico, nell’hic et nunc della esecuzione, si trasforma in suono viene inevitabilmente declinato, in effetti, al tempo presente. Dunque anche Guillaume de Machaut e Beethoven, Monteverdi e Sciarrino sono sempre, fatalmente, sebbene talvolta loro malgrado, contemporanei. Al loro come al nostro tempo. Un bel ritrovato concettuale che ci solleva dal compito, sempre fastidioso, di distinguere tra ciò che è «contemporaneo» e ciò che non lo è. Tuttavia, nell’espressione «musica...