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«Musica e politica», una storia italiana
Pagine/Nel volume di Lorenzo Santoro note e assetti sociali nel nostro paese Un studio che, come recita il sottotitolo, parte dall’illuminismo e arriva alla repubblica dei partiti
La copertina del libro di Lorenzo SantoroPagine/Nel volume di Lorenzo Santoro note e assetti sociali nel nostro paese Un studio che, come recita il sottotitolo, parte dall’illuminismo e arriva alla repubblica dei partiti
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 5 luglio 2014
Il paradosso, in fondo, è sempre quello. Qualcosa che non significa nulla, di per sé, e che se invece (inevitabilmente) si mescola con la carne, il sangue e le idee delle persone significato sembra averne molto, moltissimo, in certi casi. Il «qualcosa» è la musica. Una successione di note qualsiasi, che sia avvertita come armoniosa o dissonante al nostro orecchio – e molto qui dipende dalla cultura, non dalla natura – di per sé ha significato zero. È un agitarsi di molecole nell’aria, come diceva beffardo Frank Zappa. Eppure se pensate alla quartina iniziale di note che battono perentoriamente all’inizio...