Un concerto nel campo di Ferramonti
Visioni
Musica libera per internati
Serate Colorate Nel Giorno della Memoria torna - in prima mondiale il 26 gennaio a Roma - il repertorio composto e suonato nel campo di detenzione per ebrei stranieri di Ferramonti, impiantato dal regime di Mussolini in provincia di Cosenza. Storie di umanità e amore per l’arte, dietro agli spartiti delle «Bunter Abend», più forti delle leggi razziali.
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 26 gennaio 2017
Silvio MessinettiTARSIA (CS)
Erano le Bunter Abend, le serate colorate, perché nel campo di internamento di Ferramonti di Tarsia, in Calabria, nella cupa atmosfera della prigionia, solo la musica composta dai musicisti internati, suonata in una baracca adibita a sala concerti, apriva squarci di luce e colore. Nelle terre paludose dell’Alto Cosentino il regime aveva deciso di impiantare il più grande campo di detenzione per ebrei stranieri dopo la Risiera di San Sabba vicino Trieste e dopo quello di Renicci, nella strada impervia che da Arezzo porta ad Anghiari. IN QUESTI LUOGHI la reclusione era vissuta come misura di polizia, in attesa di...