Cultura

Mutevoli coordinate nel volto del dominio

Mutevoli coordinate nel volto del dominioLa folla rende omaggio a Otto von Bismarck, illustrazione d'epoca – foto Getty Images

Cartografie Una riflessione a partire dal volume di Christopher Clark, «I tempi del potere», per Laterza. Una delle maggiori figure della storiografia analizza come il passato sia usato per definire il presente. Quale che sia la forma del dominio, una cultura o un regime si caratterizzano spesso attraverso le loro «specifiche interpretazioni di ciò che è (e deve essere) temporalmente rilevante». Sono prese in esame quattro epoche distinte dello stesso spazio geografico, dal Seicento al Novecento: dalla Prussia della Guerra dei Trent’anni fino al Terzo Reich passando per Bismarck

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 25 giugno 2022
In età di sovranismo e populismo diffusi, le due variabili che sembrano meglio caratterizzare il potere politico dal punto di vista della propria legittimazione sono il suo rapporto con lo spazio geografico (la sovranità materiale) e i suoi legami con la collettività (il fondamento «popolare»). Si tratta, al medesimo modo, di due concezioni tanto imprescindibili quanto intrinsecamente insufficienti o comunque insoddisfacenti. Tali poiché da sé non in grado di rendere appieno il senso della complessità di quel viluppo di relazioni che, per l’appunto, vanno sotto la condizione dell’esercizio del potere come sintesi tra conflitti e asimmetrie di ruoli. Le condizioni...

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