Cultura
Myškin, o del candore che squassa il mondo
ITINERARI CRITICI Un’anticipazione dal volume «Aperte lettere», da domani in libreria per Nottetempo. La riflessione su «L’idiota» di Dostevskij si interroga intorno al concetto di «bontà» e racconta del presente. Non vive in un mondo fantastico, né combatte contro i mulini a vento, non è innamorato di ciò che non è: se mai sprofonda nel reale, nel troppo umano
Dal film «L'idiota» di Akira Kurosawa, 1951
ITINERARI CRITICI Un’anticipazione dal volume «Aperte lettere», da domani in libreria per Nottetempo. La riflessione su «L’idiota» di Dostevskij si interroga intorno al concetto di «bontà» e racconta del presente. Non vive in un mondo fantastico, né combatte contro i mulini a vento, non è innamorato di ciò che non è: se mai sprofonda nel reale, nel troppo umano
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 2 febbraio 2023
Pubblichiamo un estratto dal volume «Aperte lettere», la raccolta di saggi critici e scritti giornalistici di Rossana Rossanda curata da Francesco De Cristofaro in libreria da domani per Nottetempo (collana «extrema ratio»). Lo stralcio che potete leggere di seguito si riferisce a uno scritto più ampio che Rossanda dedica alla «bontà» nell’«Idiota» di Fëdor Dostoevskij e pubblicato da Einaudi nel 2001 ne «Il romanzo (I) La cultura del romanzo», a cura di Franco Moretti. ****** La bontà non ha fortuna in letteratura. Alcuni eroi sono «anche» buoni – come Federico nel Principe di Homburg o Levin in Anna Karenina –...