Internazionale

Nagorno Karabakh: la strage di Khojaly è ancora oggi al centro di una guerra di propaganda

Armenia/Azerbaijian L’Azerbaigian, come l’alleato turco, nega la realtà storica del genocidio armeno e cerca il riconoscimento internazionale di quello che definisce il «genocidio» di Khojaly. Diversa l’interpretazione degli armeni, fermi nel sostenere un’altra versione dei fatti

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 28 febbraio 2017
Venticinque anni fa la guerra del Nagorno-Karabakh conosce una delle sue pagine più drammatiche: il massacro di Khojaly. Siamo nel 1992 e il Caucaso del Sud – fino a poco prima una delle zone più economicamente sviluppate dell’Urss – è ormai allo sbando. Mancano gas, acqua, cibo, manca tutto, mentre Azerbaigian e Armenia, da poco indipendenti, si fronteggiano per contendersi un fazzoletto di terra: il Nagorno-Karabakh. Gli armeni avanzano, conquistando un territorio a maggioranza armena che dai tempi di Stalin ad oggi è – almeno ufficialmente – parte dell’Azerbaigian. Stepanakert, città principale della regione, è sotto il costante scacco dell’aviazione...

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