Alias Domenica
Naipaul, viaggi e inganno
Naipaul, «Lo scrittore e il mondo», Adelphi Dallo sguardo di un grande narratore «ottocentesco», filtrato da un etnocentrismo mai ipocrita o imbarazzato, la mappa dei luoghi plasmati dal colonialismo
Ken Knapp Sawyer, "Congo's Children", 2014
Naipaul, «Lo scrittore e il mondo», Adelphi Dallo sguardo di un grande narratore «ottocentesco», filtrato da un etnocentrismo mai ipocrita o imbarazzato, la mappa dei luoghi plasmati dal colonialismo
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 24 dicembre 2017
In una delle autorevoli Reith Lectures trasmesse dalla Bbc Radio nel 1993, Edward Said sosteneva che l’intellettuale espatriato è come «un naufrago che impara a vivere con la terra anziché sulla terra»: non colonizza la sua «piccola isola» come fa Robinson Crusoe, ma abita il mondo da «viaggiatore e ospite» come Marco Polo, senza mai perdere il senso della meraviglia e la capacità di cogliere i legami tra le cose. Non sorprende che V.S. Naipaul, scrittore di Trinidad la cui famiglia è di origine indiana, apra l’elenco degli intellettuali naufraghi stilato da Said. Di Naipaul esce ora per Adelphi Lo...