Visioni

Nanni Moretti, doppia fragilità intorno al dolore

Nanni Moretti, doppia fragilità intorno al doloreMargherita Buy e John Turturro, sotto Nanni Moretti

Al cinema Il 16 aprile nelle sale «Mia madre», il nuovo film di Nanni Moretti, la scommessa intima di un’autobiografia attraverso la quale il regista romano interroga le proprie immagin

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 14 aprile 2015
Domanda: «Pensi di avere rotto qualcuno dei tuoi duecento schemi con questo film?» Risposta: «Non sta a me a dirlo». Conferenza stampa dopo la proiezione di Mia madre, il nuovo film di Nanni Moretti (in sala il 16) che a quanto si dice dovrebbe essere nella selezione del prossimo Festival di Cannes. Gli «schemi»: il salotto, la casa dei genitori che quando sei grande appare estranea, la nostalgia di un qualcosa che non tornerà più. Il «dì qualcosa di sinistra», il «film nel film», il riferimento generazionale, l’attesa di un discorso sullo stato delle cose, l’intransigenza spavalda. E poi? Triangolazione....

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