Italia
Napoli e l’eredità di Dohrn
L'ente fondato nell'Ottocento Dopo le dimissioni del presidente Chris Bowler, alla Stazione zoologica è subentrato Silvio Greco: «Abbiamo sette nuove sedi lungo la costa italiana, era il sogno del naturalista tedesco per poter studiare il Mediterraneo. Siamo il primo centro di ricerca nazionale sul mare, il secondo in Europa, l'ottavo al mondo»
Napoli, acquario della Stazione zoologica Anton Dohrn
L'ente fondato nell'Ottocento Dopo le dimissioni del presidente Chris Bowler, alla Stazione zoologica è subentrato Silvio Greco: «Abbiamo sette nuove sedi lungo la costa italiana, era il sogno del naturalista tedesco per poter studiare il Mediterraneo. Siamo il primo centro di ricerca nazionale sul mare, il secondo in Europa, l'ottavo al mondo»
Pubblicato circa un anno faEdizione del 31 ottobre 2023
Adriana PolliceNAPOLI
L’Ottocento a Napoli è l’epoca delle grandi istituzioni scientifiche: il Real Orto botanico in via Foria; l’Osservatorio astronomico di Capodimonte; la Stazione zoologica in Villa Comunale, l’unica a non sorgere per impulso della monarchia borbonica. A scegliere la città fu il naturalista e zoologo tedesco Anton Dohrn, interessato alla ricchezza faunistica del golfo. L’edificio centrale venne inaugurato nel 1872. Nel 1869 Dohrn scrive a Charles Darwin: «Essendo stato parecchie volte sulle rive del mare per studi zoologici, ho sperimentato quanto è difficile studiare l’embriologia senza un acquario. Questa mancanza mi ha suggerito l’idea di fondare non solo acquari, ma stazioni...