Cultura

Napoli è un cocktail avvelenato

Napoli è un cocktail avvelenatoRené Magritte

Narrativa noir «Indagine su un mago senza testa» di Enrico Caria, per Piemme. Nella città descritta dall’autore, l’unico lieto fine possibile è salvare la pelle. Pretendere di fermare turpi giochi di potere sarebbe troppo

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 2 luglio 2016
Non è la Napoli di Gomorra ma un territorio limitrofo, che lambisce ed è attraversato da quello dove ’o Sistema è legge. Ci trovi di tutto: investigatori privati a riposo che cercano di arrangiarsi per campare, colonie di immigrati che investono in patria quel che raggranellano qui, maghi sciupafemmine, camorristi spietati ma innamorati come adolescenti, cantanti neomelodiche che rischiano di piacere troppo al boss di turno, avvocati di grido e azzeccagarbugli, stelle della politica con la testa ai vertici della Regione e i piedi affondati nella melma. Ci trovi pure il sangue di san Gennaro e intorno alla mistica boccetta...

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