Visioni
Napoli secondo estratto, dallo standard ai posteggiatori
Note sparse Pesca ancora nel patrimonio della tradizione partenopea il giovane trio Suonno d’Ajere. In «nun v’annammurate», l’ensemble suona canta e respira all’unisono
Il trio Suonno d’Ajere – foto di Anna Bet
Note sparse Pesca ancora nel patrimonio della tradizione partenopea il giovane trio Suonno d’Ajere. In «nun v’annammurate», l’ensemble suona canta e respira all’unisono
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 10 aprile 2024
Pescare nello sterminato tesoro della canzone napoletana classica è un’operazione tentata da molti interpreti, da Renzo Arbore a Peppe Servillo, da Canio Loguercio ai South Designers (brani storici con ritmica house) passando per la creatività di tantissimi deejay. Il giovane trio Suonno d’Ajere, nome omaggio a una canzone di Pino Daniele contenuta nel primo album Terra Mia, ha scelto di rivitalizzare il patrimonio canoro partenopeo scegliendo la formazione classica dei posteggiatori d’inizio novecento – voce Irene Scarpato, mandolino Marcello Smigliante Gentile e chitarra Gian Marco Libeccio – e utilizzando brani antichi un po’ minori, rivestiti di blues elettrico, street noise,...