Alias Domenica
Narciso, un affascinante difetto di realtà
Variazioni sul mito «Ardo d’amore per me...»: la perdurante seduzione di una storia i cui ingredienti sono il doppio, lo specchio, l’immagine ingannevole, la ricerca dell’identità, l’amore aberrante per se stessi: riscritture note e meno note
Jean Marais in una scena del film Orfeo diretto nel 1950 da Jean Cocteau
Variazioni sul mito «Ardo d’amore per me...»: la perdurante seduzione di una storia i cui ingredienti sono il doppio, lo specchio, l’immagine ingannevole, la ricerca dell’identità, l’amore aberrante per se stessi: riscritture note e meno note
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 7 febbraio 2021
Per il neoplatonico Salustio i miti erano doni fatti dagli dèi ai poeti. E converrà credere che quello di Narciso, l’infelice giovane che si innamora di se stesso, fu donato a Ovidio affinché con la sua arte desse sostanza a una di quelle storie «che non avvennero mai ma che sono sempre», com’è proprio appunto dei miti. Non ci sono prove certe che qualcuno prima del poeta delle Metamorfosi (ultimate nei primi anni del I secolo d.C.) abbia narrato di Narciso. Ma se è vero che l’origine dei grandi miti non si perde necessariamente nella notte dei tempi, è altrettanto...