Alias
Natalia Doco, l’incantesimo della chansonnière
Intervista/La cantante di Buenos Aires, da tempo residente in Francia, racconta il suo nuovo album, «El buen gualicho» «Non amo i cliché, non mi piace incasellare il mio stile in questa o quella categoria. Non potrei mai fare un disco roots»
La cantante argentina Natalia Doco (foto di Paula Desch)
Intervista/La cantante di Buenos Aires, da tempo residente in Francia, racconta il suo nuovo album, «El buen gualicho» «Non amo i cliché, non mi piace incasellare il mio stile in questa o quella categoria. Non potrei mai fare un disco roots»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 10 marzo 2018
In Francia ha trovato una seconda casa anche Natalia Doco, una figura a metà tra una folk-singer e una chansonnier; queste sono infatti le due identità musicali-culturali che si ritrovano nel suo secondo disco, El buen gualicho (Casa del Arbol/Goodfellas) intrecciate con tanti altri ingredienti interessanti. Dopo l’insoddisfazione per il disco di debutto(Mucho chino, Belleville Music), la cantante e strumentista argentina (suona chitarra, chitarrine e percussioni etniche), ha(ri)meditato sulle sue sorti e deciso di dar forma a un’idea che le era sempre ronzata nella testa, all’insegna dell’autodeterminazione femminile e dell’indipendenza artistica. È, per sommi capi, su queste basi che si...