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Nativi e stranieri nella lotta comune contro i governi
Migranti A difesa di poteri e interessi, i signori della globalizzazione non hanno messo in campo solo le armi, ma anche la mobilitazione sovranista, nazionalista e fascista. Ma, nella lotta impari per la convivenza pacifica, migranti e nativi hanno interessi che coincidono perché hanno tutto da guadagnare a combattere il potere di chi ci governa
La marcia degli honduregni verso il Messico – Afp
Migranti A difesa di poteri e interessi, i signori della globalizzazione non hanno messo in campo solo le armi, ma anche la mobilitazione sovranista, nazionalista e fascista. Ma, nella lotta impari per la convivenza pacifica, migranti e nativi hanno interessi che coincidono perché hanno tutto da guadagnare a combattere il potere di chi ci governa
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 20 novembre 2018
Nella marcia degli honduregni verso gli Stati Uniti è difficile non riconoscere il Quarto stato di Pelizza da Volpedo; e non vedere in quel presentarsi disarmati e affamati a una frontiera anche la convinzione che la Terra è di tutti. Dunque non solo la disperazione, ma anche la rivendicazione di ripartire i beni che i signori della globalizzazione rubano al loro paese, costringendoli a lasciarlo. Così come è difficile non riconoscere nell’esercito mobilitato per impedire loro l’ingresso negli Stati Uniti una riedizione dei cannoni con cui, sul finire dell’800, il generale Bava Beccaris disperdeva e sterminava i manifestanti che lottavano...