Internazionale
Nato, a Jalalabad l’ultima strage di ragazzini
Afghanistan Sahebullah, Wasihullah e Amanullah non erano Talebani pericolosi, ma tre dei cinque giovani uccisi a Saracha, venerdì 4 ottobre, da un raid aereo delle forze Isaf-Nato
I parenti di una delle vittime – foto di Giuliano Battiston
Afghanistan Sahebullah, Wasihullah e Amanullah non erano Talebani pericolosi, ma tre dei cinque giovani uccisi a Saracha, venerdì 4 ottobre, da un raid aereo delle forze Isaf-Nato
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 17 ottobre 2013
Giuliano BattistonJALALABAD
Saracha è un villaggio di contadini del distretto di Beshud, alle porte di Jalalabad, la principale città della provincia orientale di Nangarhar, a due passi dal confine con il Pakistan. Per raggiungerlo si deve lasciare il congestionato centro della città, puntare verso sud-est e costeggiare le alte mura di cemento dell’aeroporto di Jalalabad, che ospita una base militare americana e include la Forward Operating Base Fenty, uno dei centri strategici della guerra: da qui partono molti dei silenziosi e micidiali droni diretti in Afghanistan e Pakistan; questa diventerà una delle basi principali degli americani, se la Loya Jirga afghana (il...