Italia
Navi quarantena, per i tunisini sono l’anticamera dei rimpatri
Mediterraneo La sorveglianza sanitaria usata per limitare o negare il diritto di chiedere asilo. Un altro tassello del puzzle di violazioni collegate alle quarantene galleggianti
La nave quarantena Gnv Rhapsody vicino l'isola di Lampedusa – LaPresse
Mediterraneo La sorveglianza sanitaria usata per limitare o negare il diritto di chiedere asilo. Un altro tassello del puzzle di violazioni collegate alle quarantene galleggianti
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 16 ottobre 2020
Lo schema è consolidato e fa più o meno così: sbarco, hotspot di Lampedusa, quarantena su una nave, centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr), espulsione. Se sei un cittadino tunisino rischi di trovarti su un aereo che ti riporta a casa in cinque mosse, in meno di un mese. Soprattutto, rischi di non avere possibilità di chiedere asilo. E questo non è un segno di efficienza della macchina dei rimpatri forzati costruita dallo Stato, ma una violazione della Convenzione di Ginevra secondo cui la richiesta di protezione internazionale è un diritto individuale, che non può essere negato in base...