Visioni
Nazi vs punk, sfida rosso sangue
Cannes 68 «Green Room» thriller tirato ma un po’ convenzionale di Jeremy Saulnier
Imogen Potts
Cannes 68 «Green Room» thriller tirato ma un po’ convenzionale di Jeremy Saulnier
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 19 maggio 2015
Giona A. NazzaroCANNES
Con Blue Ruin, presentato alla Quinzaine des realisateurs qualche anno fa, Jeremy Saulnier è diventato un beniamino della nòvissima cinefilia. Dotato di uno sguardo non banale, e di un approccio non convenzionale nei confronti dei generi che affronta, il giovanissimo regista statunitense era atteso sulla Croisette al varco della nuova prova con grande curiosità. L’incipit del nuovo film – Green room – è quasi geniale. Uno sguardo assonato riprende coscienza sommerso dal verde. «Merda…». Stacco. Una ripresa dall’alto mostra un Suv arenato in un campo di grano. La scia di una frenata disperata racconta cosa è accaduto. In una manciata...